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L’Altopiano di Asiago

La natura

L’Altopiano di Asiago, compreso tra i fiumi Brenta e Astico, è il più grande plateau d’Europa, un gioiello della natura che incanta con la sua incredibile bellezza. È qui che trova luogo il Meltar.

Tutto l’altopiano poggia su un basamento costituito da Dolomia, mentre gli strati superiori sono formati da Calcari Grigi (ricchi in fossili). Nella geomorfologia dell'intera zona è l'elemento carsico a regnare sovrano e a rendere la presenza di acqua in superficie molto rara.

Dal punto di vista naturalistico la grande varietà di ecosistemi rende l’altopiano di Asiago particolarmente attraente. L’area può essere suddivisa in due zone: la prima va dai 700 e i 1000/1100 metri di altezza e comprende i nuclei urbani, la seconda invece è rappresentata dalle sole montagne che raggiungono gli oltre 2000 metri di altezza dove trovano ampio spazio i pascoli, rigogliose foreste di latifoglie e conifere all’interno delle quali si rifugiano esemplari animali di rara bellezza quali il cervo, il capriolo, il camoscio, scoiattoli, volpi, marmotte, ermellini. Tra i cieli dell’Altopiano di Asiago domina l’aquila reale, chi riuscirà, potrà ammirarla in tutta la sua maestosa eleganza.

La ricchezza botanica dell’Altopiano di Asiago comprende specie floreali incantevoli quali il giglio martagone, il narciso, la genziana, il rododendro, l’erica, la stella alpina, il garofano e il tarassaco. Tra le bellezze naturalistiche dell’Altopiano di Asiago spicca la Piana della Marcesina, dove predomina la vegetazione tipica della torbiera e dove alcune sezioni risultano rigorosamente delimitate da recinti per la tutela di specie botaniche davvero straordinarie.

Sull'Altopiano di Asiago sono presenti oltre 100 malghe d'alpeggio che costituiscono, per estensione dei loro pascoli e per numero, il più importante sistema d'alpeggio dell'intero arco alpino.

La storia

L'Altopiano dei Sette Comuni, noto anche col nome di Altopiano di Asiago, dal nome del suo principale centro, si trova nella Provincia di Vicenza, tra la Pianura Padana e i monti a sud della Valsugana (Trentino).

La sua storia risale all'epoca preromana, con insediamenti umani che risalgono al paleolitico e mesolitico. Nella lingua e nella tradizione linguistica locale definita "cimbra" sono state rilevate particolarità che sono riconducibili ai Goti o ad altri barbari, compresi i longobardi.

All'inizio del XIII i Sette Comuni iniziarono a organizzarsi militarmente e, il secolo dopo, si unirono in una Federazione con lo scopo di governarsi autonomamente e difendere il territorio.

Dopo essere passati sotto la protezione degli Scaligeri e dei Visconti, mantenendo le proprie istituzioni e privilegi fiscali. Nel 1405 i Sette Comuni fecero atto di spontanea dedizione alla Serenissima Repubblica di Venezia, della quale seguiranno le sorti per quattro secoli, fino al trattato di Campoformio (1797).

La città di Asiago, come tutti gli altri paesi dell'Altopiano, è stata direttamente interessata dagli eventi della Prima Guerra Mondiale, diventandone uno dei simboli più forti e ispirando alcune delle pagine più toccanti e delle testimonianze più commoventi. A eterno memento della tragedia della Grande Guerra è il sacello ossario che contiene i resti di oltre 55 000 soldati caduti in battaglia.

Circa il 90% del territorio dell'Altopiano dei Sette Comuni è di proprietà collettiva, ossia degli antichi abitatori, e soggetto a regolamento degli usi civici. L'usanza di gestire il territorio attraverso la collettività trae origine dal diritto germanico e nasce proprio con la fondazione della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni. Ancora oggi gli aventi diritto di uso civico sono iscritti in anagrafe specifica che li raggruppa per nuclei familiari, ed il capofamiglia, o chi ne fa le veci, rappresenta, di fronte all'Amministrazione Comunale, il diritto di uso civico di ogni singolo membro. Solamente circa il 10% del territorio è di proprietà privata.

L'Altopiano di Asiago: una terra ricca di storia e di emozioni, testimone di antiche civiltà e dei sacrifici della guerra.

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